A proposito di moralità, diceva Don Luigi Sturzo:
"……….La moralità non è altro che la razionalità dell'agire, ossia l'azione che obbedisce alla ragione. Ne consegue che una persona morale è razionale, mentre una persona immorale è irrazionale, non segue la ragione. La lunga storia del mondo dimostra chiaramente che un regime politico o un sistema economico, che non considera come valore fondamentale, essenziale, l'integrità morale dei suoi protagonisti, prima o poi è destinato a crollare. Nessuna società o comunità o impresa può reggere a lungo al continuo urto dell'irrazionalità. La politica si trasforma in "non politica"; l'economia si trasforma in "diseconomia". Queste degenerazioni avvengono per la mancanza di quella solida piattaforma di principi e di valori, che un vero cristiano dovrebbe considerare sempre validi e moderni, perché aiutano a formare i comportamenti morali, razionali.
Se la politica e l'economia "calpestano" l'etica e la morale, non hanno alcun diritto di chiamarsi "ragione politica" e "ragione economica". In realtà si tratta di politica e di economia prive di ragione, ossia prive di razionalità, prima o poi inciampano nella loro irrazionalità-immoralità. Ed è così che i mali della società si rinnovano e si perpetuano. I mali della società - diceva con convinzione Don Sturzo - si correggono solo se è la ragione morale a condizionare e a guidare la ragione politica e la ragione economica (….)
(….) "L'immoralità pubblica non è caratterizzata solo dallo sperpero del denaro, dalle malversazioni e dai peculati. Applicare sistemi fiscali ingiusti o vessatori è immoralità; dare arbitrariamente impieghi di Stato o di altri enti pubblici è immoralità; aumentare i posti di lavoro senza necessità è immoralità; abusare della propria influenza politica è immoralità. (……) Quanto più accentrato è il potere e quanto più larghi sono gli afflussi del denaro nell'amministrazione pubblica, tanto più grandi sono le tentazioni. (…..)Bisogna che la prima ad essere corretta sia la vita pubblica: ministri, deputati, sindaci, consiglieri comunali, sindacalisti siano esempio di amministrazione rigida e di osservanza fedele ai principi della moralità". "
"……….La moralità non è altro che la razionalità dell'agire, ossia l'azione che obbedisce alla ragione. Ne consegue che una persona morale è razionale, mentre una persona immorale è irrazionale, non segue la ragione. La lunga storia del mondo dimostra chiaramente che un regime politico o un sistema economico, che non considera come valore fondamentale, essenziale, l'integrità morale dei suoi protagonisti, prima o poi è destinato a crollare. Nessuna società o comunità o impresa può reggere a lungo al continuo urto dell'irrazionalità. La politica si trasforma in "non politica"; l'economia si trasforma in "diseconomia". Queste degenerazioni avvengono per la mancanza di quella solida piattaforma di principi e di valori, che un vero cristiano dovrebbe considerare sempre validi e moderni, perché aiutano a formare i comportamenti morali, razionali.
Se la politica e l'economia "calpestano" l'etica e la morale, non hanno alcun diritto di chiamarsi "ragione politica" e "ragione economica". In realtà si tratta di politica e di economia prive di ragione, ossia prive di razionalità, prima o poi inciampano nella loro irrazionalità-immoralità. Ed è così che i mali della società si rinnovano e si perpetuano. I mali della società - diceva con convinzione Don Sturzo - si correggono solo se è la ragione morale a condizionare e a guidare la ragione politica e la ragione economica (….)
(….) "L'immoralità pubblica non è caratterizzata solo dallo sperpero del denaro, dalle malversazioni e dai peculati. Applicare sistemi fiscali ingiusti o vessatori è immoralità; dare arbitrariamente impieghi di Stato o di altri enti pubblici è immoralità; aumentare i posti di lavoro senza necessità è immoralità; abusare della propria influenza politica è immoralità. (……) Quanto più accentrato è il potere e quanto più larghi sono gli afflussi del denaro nell'amministrazione pubblica, tanto più grandi sono le tentazioni. (…..)Bisogna che la prima ad essere corretta sia la vita pubblica: ministri, deputati, sindaci, consiglieri comunali, sindacalisti siano esempio di amministrazione rigida e di osservanza fedele ai principi della moralità". "
Come non condividere tutto ciò? La società ha bisogno di valori etici per un corretto funzionamento e per la definizione di regole. Dipende tutto dalle scelte che facciamo e dalle decisioni che prendiamo!!!!
2 commenti:
Ciao da Maria da Catanzaro
grande persona don luigi sturzo ma non sprechiamo fiato per questa classe politica che non merita neanche il gesto stesso di andare a votare, mangioni ,imbroglioni e ignoranti che non sono altrociao a tutti da geremia
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