Così Padre Giovanni Fiore da Cropani , uno dei maggiori storici della Calabria vissuto nel 1600, nella sua opera “Della Calabria Illustrata” descrive il blasone di Feroleto:
"....dal suo antico suggello, nel di cui campo, si vedono tre Monti, quel di mezzo più alto, e per di sopra un Uomo poco men che Gigante, con una spada ignuda alla destra, e nella sinistra un teschio reciso, grondante sangue, con questo verso all'intorno: Feroleto son io, ch'il ferro porto, per dar morte a chi non è fedele."
Da circa 10 anni però le cose non stanno più così, lo stemma di Feroleto è cambiato!!! Attraverso una ricerca storica (?), si è scoperto che lo stemma originario di Feroleto era diverso da quello descritto da Padre Fiore, quindi l'allora amministrazione comunale guidata dall'ing. Giuseppe Mascaro, grazie all'impegno dell' assessore Giovannino Astorino, ha provveduto a cambiare l'effige e il motto che per secoli hanno identificato Feroleto. L'imponente e fiero soldato è stato ingentilito, ai suoi lati ci sono due piante (ferule?), il teschio reciso poggia sul palmo della mano e il motto recita: "Sempre viva a chi è fedele".
Certo che questa nuova dicitura, almeno secondo il mio modesto parere, ha poco a che vedere con il significato intrinseco del termine latino "Feroletum" (fero-letum: portare-morte, portatore di morte), da cui, sempre secondo alcune fonti storiche più che attendibili, deriva il nome di Feroleto. Soprattutto a poco a che vedere con quella riottosità e quella fierezza tipicamente "feroletana", che si evince attraverso la lettura, l'analisi e la comprensione dei vari testi che parlano di Feroleto, dei suoi Signori e della sua gente.
Chi ha lavorato per l'attuazione di questi cambiamenti si è assunto una grossa responsabilità storica.....La speranza è che le decisioni prese siano state frutto di una attenta ed approfondita ricerca storica!!!!!!
"....dal suo antico suggello, nel di cui campo, si vedono tre Monti, quel di mezzo più alto, e per di sopra un Uomo poco men che Gigante, con una spada ignuda alla destra, e nella sinistra un teschio reciso, grondante sangue, con questo verso all'intorno: Feroleto son io, ch'il ferro porto, per dar morte a chi non è fedele."
Da circa 10 anni però le cose non stanno più così, lo stemma di Feroleto è cambiato!!! Attraverso una ricerca storica (?), si è scoperto che lo stemma originario di Feroleto era diverso da quello descritto da Padre Fiore, quindi l'allora amministrazione comunale guidata dall'ing. Giuseppe Mascaro, grazie all'impegno dell' assessore Giovannino Astorino, ha provveduto a cambiare l'effige e il motto che per secoli hanno identificato Feroleto. L'imponente e fiero soldato è stato ingentilito, ai suoi lati ci sono due piante (ferule?), il teschio reciso poggia sul palmo della mano e il motto recita: "Sempre viva a chi è fedele".
Certo che questa nuova dicitura, almeno secondo il mio modesto parere, ha poco a che vedere con il significato intrinseco del termine latino "Feroletum" (fero-letum: portare-morte, portatore di morte), da cui, sempre secondo alcune fonti storiche più che attendibili, deriva il nome di Feroleto. Soprattutto a poco a che vedere con quella riottosità e quella fierezza tipicamente "feroletana", che si evince attraverso la lettura, l'analisi e la comprensione dei vari testi che parlano di Feroleto, dei suoi Signori e della sua gente.
Chi ha lavorato per l'attuazione di questi cambiamenti si è assunto una grossa responsabilità storica.....La speranza è che le decisioni prese siano state frutto di una attenta ed approfondita ricerca storica!!!!!!
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