
Giunti sul posto gli agenti hanno segnalato la presenza di questi esemplari di cicogna, al C.R.A.S. (Centro recupero animali selvatici), di qui l’intervento del dottor Castagna Fabio.
Il responsabile del CRAS – ha spiegato l’agente Angelini – dopo aver costatato l’integrità fisica di questi maestosi uccelli ci ha raccomandato una costante opera di monitoraggio dell’area circostante, al fine di garantire a questo stormo, composto da circa venti esemplari, una certa tranquillità. Non è il primo avvistamento nella piana è da quasi un mese che riceviamo segnalazioni – ha continuato Angelini – ragion per cui considerando che in questa stagione gli uccelli sono in piena nidificazione, che l’area interessata dalla loro presenza è ricca di supporti idonei ad ospitare il voluminoso nido (alberi isolati, tralicci, pali e torri) e gli elementi di disturbo sono davvero minimi e contenuti, è ragionevole ipotizzare l’esistenza in zona di uno o più nidi.
Questi volatili svernano in Africa, le principali rotte di migrazione sono due : una che passa per lo stretto di Gibilterra ed un’altra per il Bosforo. Alcune cicogne però transitano anche sulla nostra penisola, attraverso lo stretto di Messina, ache se questa rotta non è la prediletta a causa dell’ampio tratto di mare che separa la Sicilia dall’Africa. Nonostante nell’immaginario collettivo della storia dell’umanità è considerata portatrice di buon auspicio e simbolo di fertilità, è stata oggetto in passato di una pesante persecuzione da parte dell’uomo, a volte anche a scopo alimentare,tanto che la sua specie, fu data per estinta sul nostro territorio nazionale nell lontano 1700. In passato, a partire dagli anni 50, sono stati osservati alcuni tentativi spontanei di ritorno alla nidificazione nel nostro paese ma, sia per le condizioni non idonee del territorio, inquinamento, uso indiscriminato di pesticidi e fitofarmaci in agricoltura, sia a causa dell’intervento dell’uomo,che continuava a cacciarle, non ebbero esito positivo e solo a partire dal 1985, dopo anni dedicati alla ricostruzione ambientale, alle campagne educative svolte da LIPU e WWF ed infine al varo di una legislazione di tutela competente si è potuto assistere ad un lento ma costante incremento della popolazione nidificante. E così dopo oltre vent’anni di impegno per la conservazione della specie la cicogna ha ricominciato a nidificare in molte regioni, tra le quali la nostra Calabria.
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